domenica 9 marzo 2008

Sacro e Profano

Questa mattina mi trovavo davvero così. È bello sentire il rumore dei martelli che battono sul foglio, sempre più veloci, al ritmo delle dita, che è il ritmo del cervello che batte.
Una sensazione strana, saranno stati vent'anni che non ci mettevo le mani sopra, dal commodore in poi. Però, sentire che c'è qualcosa di concreto sotto le dita è particolare; non so se mi piaccia, ma ha qualcosa di diverso.

Sacro e Profano


Quel ticchettare ritmico sembrava strapparmi le parole dalla testa, uscivano così, fluide. Cancellava tutto ciò che avevo intorno, come una bolla di quiete.
Adoro il suono della campana di fine riga. Non so perché.


Finalmente sono riuscito a mettere un'altra foto. Cotta e magnata, come si dice dalle parti mia: quando le ho viste insieme, è stato "ora o mai più". Non penso che questo significa che riesca a riprendere subito un ritmo, però senza rimurginare lo prendo per quello che è, un inizio.
Saluti.

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